Il dipinto del giovane zombi stava esercitando su di lui un’autentica fascinazione. Le opere d’arte possedute dalle persone possono dirci molte cose sul loro conto.
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Pubblicato in Italia da La Nave di Teseo, l’ultimo thriller di Guillaume Musso “Angélique” è un mix di intrigo, mistero e personaggi oscuri che si aggirano in una Parigi pericolosa e decadente, lontana dagli itinerari turistici, una città che dopo la Pandemia sembra avere perso definitivamente quell’aurea magica di “Capitale dell’amore”.
Dallo squallore delle banlieue ai quartieri dei ricchi, come il VII Arrondisement, quasi disabitati e per questo surreali, Musso ci trascina in una storia noir narrata a più livelli, attraverso il punto di vista di personaggi diversi, con uno stile avvincente e assolutamente lineare. Durante la lettura che si è consumata in pochi giorni, non ho mai perso il filo della storia pur essendo questa molto intricata e piena di eventi.
I personaggi di questo libro sono tutti folli, persone che hanno costruito la loro esistenza su un castello di bugie, disposti a tutto pur di raggiungere i loro scopi.
Il protagonista Mathias Taillefer è un ex polizziotto con un cartatteraccio, un uomo per sua stessa definizione pericoloso, che in maniera rocambolesca viene avvicinato da una giovane violoncellista Louise Collange, che lo ingaggia per scoprire chi abbia ucciso sua madre, Stella Petrenko,una ballerina di successo che tutti credono si sia suicidata.
La storia è narrata attraverso il punto di vista alternato tra Mathias Taillefer e Angélique, un’infermiera che vive nelle banlieue e che è disposta a tutto pur di migliorare la propria mediocre esistenza. Ho trovato Angélique estremamente inquietante, spregiudicata e camaleontica…
La storia aveva delle lacune, certo, ma tutto convergeva verso la misteriosa Angélique, il pezzo più prezioso di quel nebuloso puzzle.

Tutte le storie di questi personaggi e di altri che compaiono come secondari sono legati da fili invisibili che nuoveranno le vicende.
Da Parigi arriveremo perfino a Venezia durante una terribile tempesta che spazzerà via tutto il marcio possibile facendo emergere delle verità sconvolgenti sugli stessi protagonisti.
“Angélique” è il secondo libro che leggo di Guillaume Musso e l’autore per me ormai è una garanzia, perchè riesce a coinvolgermi nelle sue storie in maniera così forte che davvero non riesco a staccarmi dalle pagine!
L’anno scorso avevo letto “La sconosciuta della Senna” (la mia recensione QUI), ma “Angélique” mi è piaciuto molto di più e un personaggio secondario, uno squallido giornalista, che compare ne “La sconosciuta della Senna” lo ritroviamo anche qui con un ruolo chiave nella storia.
Uno dei punti di forza di “Angélique” è sicuramente la caratterizzazione psicologica dei personaggi, la loro pazzia viene contestualizzata benissimo dallo scrittore che ci racconta il loro passato e il contesto sociale in cui vivono.
Sono sicuramente dei personaggi surreali, non solo perchè compiono azioni al limite, ma anche perchè hanno costruito una vita di menzogne che ad un certo punto non può che esplodere.

Sono persone sociopatiche che vivono esistenze fuori dagli schemi sociali, non aderiscono al ruolo che ci si aspetterebbe da loro: il poliziotto è un balordo, la ballerina che è la vittima è marcia fino al midollo e anche la ragazza con il violoncello dietro al suo volto angelico non è chi dice di essere! Per non parlare poi di coliei che dà il titolo al libro: perfino il suo nome “Angélique” è un bluff, perchè lei di angelico non ha proprio niente o perlomeno io di certo non vorrei mai avere nulla a che fare con un’infermiera così! Questo personaggio è un omaggio alla scrittrice americana Patricia Highsmith e al suo celebre Mr Ripley con il quale Angélique condivide la sua smania di raggiungere la felicità a tutti i costi!
Sono consapevole che esisterà un prima e un dopo. Che ho appena superato un punto di non ritorno. Ma era il prezzo per riconquistare la mia vita.
Consigliato a chi ama i poliziotti cattivi e ha voglia di un thriller diverso dal solito!
Trama: Parigi, Natale 2021. Dopo un infarto, Mathias Taillefer si sveglia in una stanza d’ospedale. Una ragazza sconosciuta è al suo capezzale. È Louise Collange, una studentessa che suona il violoncello per allietare i pazienti in corsia. Quando Louise scopre che Mathias è un poliziotto, gli chiede di occuparsi di un caso molto particolare che la riguarda da vicino. All’inizio riluttante, Mathias accetta infine di aiutarla, e presto i due si ritroveranno uniti in una spirale che si stringe pericolosamente intorno a loro. Inizia così un’indagine mozzafiato che parte da Parigi e arriva a Venezia, sulle tracce di un mistero che porta a una vita segreta, a un amore forse sfiorato, a un luogo desiderato ma non ancora raggiunto.
Mary Watson
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