Ci riusciva sempre. Anche solo per pochi minuti era capace di portarti via da quell’orrore.
Sara Rattaro è tornata in libreria con una storia emozionante e coinvolgente, pensata per un pubblico giovane, ma in realtà godibilissima per i lettori di tutte le età. Si tratta de “I miracoli esistono. Storia di Giorgio Perlasca” pubblicato da Mondadori che ringrazio per la copia omaggio.
Il libro è impreziosito dalla prefazione di Franco Perlasca, figlio di Giorgio Perlasca.
Mi ha sempre affascinato la figura di Giorgio Perlasca, il commerciante italiano detto “L’impostore”, perché si era finto ambasciatore spagnolo in Ungheria salvando dalla deportazione nei lager più di cinquemila ebrei ungheresi accogliendoli nelle “case protette” di Budapest.
Quella di Perlasca è una storia così incredibile e per alcuni versi rocambolesca da sembrare davvero un miracolo!!
Devi promettermi che tu ce la farai, devi uscire da questo inferno con le tue gambe e devi ballare…
Ho amato molto la ricostruzione che Sara Rattaro ha fatto della vicenda che viene narrata attraverso il punto di vista di due donne dei nostri tempi: Alice e Brigitte.
Alice è un’adolescente alle prese con lo studio, i primi amori, le amicizie e suo malgrado assiste ad atti di bullismo nei confronti di una compagna di classe. Alice ama cucinare e molte ricette le ha imparate della sua vicina di casa Brigitte, una signora ebrea ungherese che ha vissuto a Budapest durante l’occupazione nazista.
È attraverso il ricordo di Brigitte che si svela la figura e le gesta di Giorgio Perlasca in un racconto emozionante e commovente che ho divorato dalla prima all’ultima riga!
Alice capirà così proprio attraverso la testimonianza di Brigitte che non si deve rimanere indifferenti di fronte alle richieste di aiuto e al dolore degli altri.
La figura di Giorgio Perlasca ha molto da insegnare non solo per il suo coraggio, ma soprattutto perché ha scelto di non chiudere gli occhi di fronte a quegli eventi mostruosi.
Come abbia fatto a convincere le autorità locali della sua falsa identità rimane un mistero, ma ciò che conta davvero è il risultato: più di cinquemila persone strappate alle camere a gas!
Sara Rattaro ha affrontato il racconto di questa drammatica storia con uno stile narrativo fresco e coinvolgente attraverso quel suo modo di catturare l’attenzione del lettore anche attraverso una profonda caratterizzazione psicologica dei personaggi .
Perché il tempo mi ha curata e mi ha ridato forza. Ho onorato la vita e so che, qualunque cosa accada, è mio dovere ricordare perché è l’unico modo per impedire che le cose, soprattutto quelle così brutte, possano ricapitare.
Una storia molto bella che tutti dovrebbero leggere!
Trama: Una mattina del 1987 Alice, dopo la scuola, va a trovare una vicina di casa. Brigitte, ebrea ungherese da molti anni in Italia, le aveva fatto da baby-sitter quando era bambina ed è sempre stata per lei un punto di riferimento. Le ha anche insegnato a preparare un dolce, il Challah alle mele, e a danzare… Ma non ama parlare del proprio passato. E, all’improvviso, deve partire per Budapest. Quale mistero nasconde? Brigitte aveva la stessa età di Alice quando, nel 1944, nella sua città occupata dalle Croci Frecciate, i filo-nazisti sostenuti dai tedeschi, lei e suo padre ebbero la fortuna di imbattersi in un uomo straordinario, che salvò loro la vita: Giorgio Perlasca. Il commerciante italiano, detto anche l'”impostore”, si era finto ambasciatore spagnolo per accogliere nelle sue case protette cinquemila ebrei d’Ungheria e strapparli dalle camere a gas. Una scrittura appassionata ed empatica tesse i racconti della testimone Brigitte e di Alice, fra passato e presente, fra le ombre atroci della Shoah e i conflitti dell’adolescenza. Sul filo della memoria e, soprattutto, grazie all’esempio di coraggio ed eroismo di Giorgio Perlasca, Alice saprà finalmente chi diventare.
Mary Watson
Uno Studio in Rosa 
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