Anna amava svegliarsi prima di tutti, quando il cielo cominciava appena a rischiararsi e la casa era ancora sgombra di voci e risate.
Intensa, coinvolgente, commovente: questa è stata la mia esperienza di lettura con “La portalettere” di Francesca Giannone pubblicato da Editrice Nord.
Anna e Carlo fanno il percorso inverso a quello di tante coppie che dal sud si spostano al nord in cerca di fortuna. A seguito di un’eredità ottenuta da Carlo, tornano a Lizzanello nel Salento, nella terra di lui. Così Anna lascia il suo paese di origine e il lavoro di insegnate che ama per fare ciò che ci si aspetta da una moglie: seguire il marito.
Anna si ritrova catapultata in un paesino del meridione con una cultura, un dialetto e usanze compeltamente diverse da quelle della Liguria.
Siamo negli Anni Trenta e Anna è la forestiera, quella strana che decide di andare a lavorare come portalettere pur facendo parte di una famiglia benestante. Questa sarà solo la prima delle grandi innovazioni che Anna porterà a Lizzanello! Alcuni in paese impareranno ad apprezzare la sua modernità, mentre per altri rimarrà sempre la forestiera portarice di guai.
Anna è il fulcro del racconto, è una donna straordinaria che attraverso il suo amore per i libri attiverà una vera e propria rivoluzione culturale in un mondo dove le donne sono relegate all’ambiente domestico.
Pure lui aveva finito per schierarsi dalla parte di chi le puntava il dito contro. Le pareva che tutti – il voto dei “Non ce la farai mai”, “ Ma sei una femmina”, “Non è un lavoro da donne” – aspettassero solo di vederla fallire.
Il coraggio di Anna di sfidare le convenzioni sociali per migliorare la sua condizione di donna per alcuni versi mi ha ricordato mia nonna Maria che in paese è stata una delle prime donne che prese la patente per accompagnare il marito, nonno Ercole, in ospedale a fare delle visite mediche…
Continua a leggere “Recensione La portalettere di Francesca Giannone – Editrice Nord”